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ISEE
ISEE

 

ISEE

L'Isee (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), è lo strumento di valutazione della situazione economica di coloro che richiedono prestazioni sociali agevolate. Viene calcolato con riferimento al nucleo familiare del richiedente e sulla base delle informazioni raccolte con il modello Dsu (dichiarazione sostitutiva unica) e delle altre informazioni disponibili negli archivi dell'Inps e dell'Agenzia delle Entrate.

Di seguito si illustrano:

-          Il nucleo familiare 

-          I redditi considerati 

-          Il patrimonio considerato 

-          L'Isee corrente 

-          La richiesta della prestazione 

-          I controlli 

  

Il nucleo familiare

Il nucleo familiare di chi richiede la prestazione sociale agevolata è costituito dai componenti della famiglia anagrafica alla data di presentazione della dichiarazione sostitutiva unica. Salvo eccezioni (separazioni, allontanamenti, abbandoni), i coniugi che hanno diversa residenza anagrafica fanno parte dello stesso nucleo familiare. Il figlio minorenne fa parte del nucleo del genitore con il quale convive. Il figlio maggiorenne non convivente con i genitori, ma a loro carico ai fini Irpef, fa parte del nucleo familiare di questi ultimi.

 

I redditi considerati

L'Isee è calcolato sulla base dei redditi percepiti, ai quali vanno sottratte alcune spese e considerate determinate franchigie. Il reddito di ciascun componente del nucleo familiare è ottenuto sommando varie componenti:

-          il reddito complessivo dichiarato ai fini Irpef;

-           i redditi soggetti a imposta sostitutiva o a ritenuta a titolo d'imposta;

-          ogni altra componente reddituale esente da imposta, nonché i redditi da lavoro dipendente prestato e tassato all'estero;

-          i proventi derivanti da attività agricole per le quali c'è l'obbligo della dichiarazione Iva;

-          gli assegni per il mantenimento dei figli;

-          i trattamenti previdenziali, assistenziali e indennitari, incluse le carte di debito;

-          i redditi fondiari relativi a beni non locati e soggetti a Imu;

-          il reddito delle attività finanziarie.

Al valore complessivo occorre detrarre alcune spese, come per esempio le spese sanitarie per i disabili, nonché una quota dei redditi da lavoro dipendente e da pensione. Sono poi previste diverse franchigie legate, per esempio, alle spese per l'affitto della casa e alla presenza nel nucleo familiare di persone non autosufficienti

  

Il patrimonio considerato

L'Isee è anche determinato sommando, per ciascun componente del nucleo familiare, il patrimonio immobiliare e mobiliare.

Il patrimonio immobiliare è pari al valore dei fabbricati, delle aree edificabili e dei terreni definito ai fini Imu al 31 dicembre dell'anno precedente a quello di presentazione della domanda di prestazione agevolata. Da questo valore si detrae l'eventuale debito residuo per il mutuo.

Il patrimonio mobiliare è invece costituito da varie componenti. Tra queste: auto, barche e moto (da autodichiarare); depositi e conti correnti bancari e postali; titoli di Stato ed equiparati, obbligazioni, certificati di deposito e di credito, buoni fruttiferi e assimilati; azioni o quote di organismi di investimento collettivo di risparmio italiani o esteri; partecipazioni azionarie in società italiane ed estere. Dal valore del patrimonio mobiliare si detrae una franchigia pari a 6mila euro accresciuta di 2mila euro per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, fino a un massimo di 10mila euro.

  

L’Isee corrente

In presenza di significative (superiori al 25%) variazioni di un Isee valido, può essere calcolato il cosiddetto "Isee corrente", riferito a un periodo di tempo più ravvicinato al momento della richiesta della prestazione agevolata. Può essere per esempio il caso di chi ha perso il lavoro. In casi simili i redditi dei singoli componenti del nucleo familiare vengono aggiornati per il calcolo dell'Isee corrente.

  

La richiesta della prestazione

Per ottenere determinate prestazioni sociali agevolate e legate all'Isee, occorre presentare all'ente erogatore la Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) per l'intero nucleo familiare.

 

I controlli

L'Ente che riceve la richiesta della prestazione (la Dsu) trasmette online i dati in essa contenuti entro quattro giorni al sistema informativo dell'Isee gestito dall'Inps, rilasciando ricevuta al dichiarante. Le informazioni analitiche necessarie al calcolo dell'Isee sono trasmesse dalle Entrate all'Inps. Sui dati autodichiarati da chi fa la richiesta l'agenzia delle Entrate avvia invece i controlli automatici. L'Inps, dunque, determinerà l'Isee sulla base dei dati autodichiarati, degli elementi acquisiti dalle Entrate e di quelli presenti nei propri archivi amministrativi. L'Isee sarà comunicato o tramite il portale web, ovvero tramite posta elettronica certificata o rivolgendosi direttamente nella sede dell'Istituto competente. Gli enti erogatori, a loro volta, potranno fare tutti i controlli del caso.

 

Esistono varie tipologie di modelli ISEE a seconda dell'utilizzo cui sono destinatari:

-  DSU mini

-  DSU integrale

-  DSU ISEE corrente

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07/01/2022 dsu_integrale_anno_2021
dsu_integrale_anno_2021
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07/01/2022 istruzioni_compilazione_Dsu_anno_2021
istruzioni_compilazione_Dsu_anno_2021
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